Tax credit cinema

Il tax credit per gli investitori esterni

L’investitore esterno alla filiera cinematografica è il beneficiario di un credito d’imposta rilevante:
40% dell’apporto investito per la produzione di opere cinematografiche riconosciute di nazionalità italiana, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo n. 28 del 2004 (Legge Cinema), attraverso contratti di associazione in partecipazione o cointeressenza con il produttore.

Con questo meccanismo, le imprese e gli investitori privati esterni alla filiera cinematografica possono diventare partner nella produzione di un film.
Il credito d’imposta è concesso fino ad una soglia di 1 milione di Euro annui, corrispondenti quindi ad un massimo di 2,5 milioni di Euro di investimento.

studio tributario, parere tributario, contenzioso tributario, avvocato per debiti equitalia, avv tributarista, avvocato fiscalista, avvocato tributarista, avvocato per cartelle equitalia, avvocato agenzia delle entrate

La concessione dell’agevolazione è soggetta al rispetto di determinati requisiti, formali e procedurali:

  • L’apporto in denaro alla produzione deve avvenire nell’ambito di un contratto di associazione in partecipazione o cointeressenza registrato (a tassa fissa), che permetta al soggetto “esterno” di beneficiare degli utili derivanti dallo sfruttamento economicodell’opera cinematografica.
  • La stipula del contratto e l’esecuzione degli apporti e la comunicazione ministeriale deve avvenire entro la data di presentazione della richiesta di rilascio del nulla osta di proiezione
    in pubblico.
  • Il produttore e l’investitore devono fornire tempestiva comunicazione al Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) circa l’esistenza dell’accordo entro 30 giorni dalla firma
    dell’accordo medesimo.
  • Il contratto deve avere una durata non inferiore a 18 mesi decorrenti dalla presentazione dell’istanza prevista dal decreto produttori 2009 e dalla richiesta del rilascio del nulla osta alla proiezione in pubblico.
  • L’investimento esterno e gli apporti ricevuti e riconosciuti quali “aiuti di Stato” non devono risultare superiori, complessivamente, al 49% del costo di produzione dell’opera, al fine di lasciare sempre al produttore cinematografico il ruolo di titolare e gestore del progetto.
  • La complessiva partecipazione agli utili degli associati non deve superare il 70% degli utili derivanti dallo sfruttamento dell’opera.
  • Il produttore deve rispettare i requisiti di “territorialità” spendendo sul territorio nazionale almeno l’80% dell’apporto in denaro ricevuto dall’investitore esterno e su cui si applica il credito d’imposta.

L’apporto esterno da parte di un investitore privato si configura come un’opportunità perché:

  • Permette di fruire di un credito d’imposta di entità rilevante (40%) che opera come una sorta di “ammortizzatore”, riducendo in modo considerevole i rischi di subire perdite dall’operazione, qualora il film avesse un bilancio complessivo in passivo.
  • La fruizione, una volta maturato il credito d’imposta, è immediata e facilmente monetizzabile con la compensazione sul modello F24 di contributi, Iva, imposte ecc.
  • Gli eventuali utili successivi al recupero del 100% dell’apporto sono soggetti a tassazione agevolata del 5% come gli utili da partecipazione.
  • Il credito di imposta è un ricavo non tassabile.
  • Non si assume nessuna obbligazione nei confronti di terzi (art. 2551 c.c.) essendo il produttore l’unico responsabile della produzione del film.
  • Pur non gestendo la produzione, l’investitore ha diritto a controllarne la realizzazione e il rendiconto finale.
  • L’estrema flessibilità del contratto di associazione in partecipazione consente di pattuire clausole che possano tutelare adeguatamente l’investitore (ad esempio partecipazione limitata od esclusa alle perdite, possibili way-out, percorsi privilegiati di recupero, etc.).

Vi è poi un valore aggiunto che ogni singolo film, in qualità di mezzo di comunicazione, può apportare all’imprenditore privato, in termini di benefits legati al marketing, alla promozione e alla visibilità dell’azienda, che può essere pattuito con il produttore in sede di stipulazione del contratto.

Product placement – Che cos’è e come funziona

Il Product Placement è una realtà sempre più interessante perché crea opportunità e contribuisce a finanziare la maggior parte dei film. Nel 2011 e 2012 il Product Placement ha contribuito alla produzione cinematografica tra 25 e 35 milioni di euro all’anno e interessato il 60% dei film prodotti in Italia.
Tutte le aziende possono farne uso e questo fenomeno è in costante crescita su scala globale rappresentando circa il 10% delle risorse private che contribuiscono alla produzione cinematografica nazionale.
Fare Product Placement significa inserire un prodotto in un film, in modo che questo venga usato o menzionato dagli attori nel modo più spontaneo e naturale possibile, l’efficacia di questa operazione è tanto più efficacie e trasparente quando essa diventa ‘invisibile’ alla coscienza degli spettatori.
Esistono diversi tipi di Product Placement; i più comuni sono:

  •  Visual, il prodotto entra in scena ma non è portato
    all’attenzione degli spettatori.
  • Verbal, quando gli attori nominano il prodotto.
    I costi in Italia in genere variano dai 10.000 ai 500.000 euro, spesso il Product
    Placement è abbinato ad un investimento diretto nel film tramite lo strumento
    del tax-credit esterno che offre incentivi fiscali del 40% sull’ investimento.
studio tributario, parere tributario, contenzioso tributario, avvocato per debiti equitalia, avv tributarista, avvocato fiscalista, avvocato tributarista, avvocato per cartelle equitalia, avvocato agenzia delle entrate

Visibilità e strategie del film proposto

PIANO DI LANCIO

  • Target di riferimento: 18 – 90 anni
  • Data di Uscita: 2015
  • Tipologia distribuzione: Sale e Multisale Cittadine, Multiplex, TV
  • Campagna di Lancio: € 100.000,00

Mezzi: Affissione e Maxi Affissione

Trailer e cartonati nei cinema
Radio Tabellare – circuiti
Quotidiani, riviste di settore
Internet – Co-marketing
Operazioni speciali con telefonia.

Stima contatti

  • I box Office dei film similari
  • LE MERIVIGLIE 936.000,00
  • IL GIORNO IN PIU’ 3.900.000,00
  • Previsioni d’incasso
  • Sala: Box Office: 1,2 milioni di euro
  • Spettatori: 175.000 presenze
  • Numero Sale: 100 sale primo weekend
  • Home Video: Rental: 1.000 pezzi (stima)
  • Sell: 2.000 pezzi (stima)
  • Spettatori rental: 70.000
  • Spettatori Sell: 7000
  • Sfruttamento Pay per view: 70.000
  • Sfruttamento televisivo: 300.000
  • Totale Contatti entro 24 mesi: 722.000 individui

Lo sponsor che sosterrà con product placment il film riceverà:

  • Menzione nei titoli di coda del film come “sponsor” con il logo del marchio.
  • Product placement in almeno due scene del film. Da negoziare e decidere con il Regista e i Produttori del film.
  • Menzione speciale nelle principali attività di public relation con il logo del brand situato sullo sfondo delle foto pubblicitarie e nelle conferenze stampa.
  • un esclusivo video “dietro le quinte” di 1 minuto con gli attori principali del film che usano o parlano del marchio (ad esempio, bevendo il caffè prodotto dallo sponsor durante il trucco). Il video potrà essere distribuito attraverso i social media e come oggetto di marketing virale.
  • Accesso a servizi fotografici esclusivi, dove possibile con la presenza del marchio o del prodotto dello sponsor, da usare e distribuire attraverso marketing virale e social media.
  • Logo dello sponsor su tutti i relativi materiali promozionali per il film (es. locandine, poster, sito del film, trailer, ecc.)
  • Visite guidate appositamente organizzate sul set e una cena esclusiva con il cast artistico
  • Biglietti VIP per l’anteprima del film nel festival, copia digitale del film e trailers.